sabato 25 aprile 2015

Recensione: Qualcosa di vero


E’ con grandissimo piacere che recensiamo per la prima volta un libro speditoci dalla CE Feltrinelli. Che ha deciso di collaborare con il nostro piccolo ma succulentissimo blog.
È un libro fresco fresco di stampa e AnniDiNuvole ha deciso di recensirlo con grande orgoglio e totale interesse. Continuate nella lettura e tutte le vostre curiosità troveranno risposta.



Giulia è una pubblicitaria sicura di se, sarcastica e divertente.
Rebecca è una bambina quasi novenne che non vuole dormire da sola di notte, dopo che la mamma esce di casa per lavoro.
Le due s’incontrano una sera in cui Giulia torna ubriaca e inciampa sulle gambe della bambina con un cane di pezza tra le braccia, mentre è seduta sui gradini del pianerottolo in comune.
Le due non si conoscono, non si sono mai viste prima e Rebecca ha quasi paura di chiedere a quell’estranea di restare un po’ con lei perché ha paura del buio e della notte da passare sola.
Così tra le due, senza nemmeno accorgersene, inizia una placida alleanza. Fatta da tre colpi al muro che separa il soggiorno di Giulia e la cameretta di Rebecca.
La bambina fa il suo richiamo e la ragazza corre da lei raccontandole “le favole vere”.
Quelle fiabe che sono fuori dal comune, quelle fiabe in cui le principesse rimangono incinte prima del matrimonio, quelle favole in cui il principe esce fuori dal ranocchio solo dopo averlo scaraventato sul muro, quelle fiabe in cui Biancaneve non riesce a deglutire il pezzo di mela, quelle fiabe in cui il principe è parecchio stupido, quelle fiabe che un genitore non racconterebbe mai al proprio figlio. Almeno una vasta gamma di genitori.
Così Rebecca scopre un nuovo mondo, frutto della “Signora della buonanotte” e non sta nella pelle di raccontarlo a tutti a scuola. Ma, come d’altronde è logico che accada, c’è chi la crede e chi no.
La Gilda col cerchietto di certo no, devote alle fiabe classiche. E di questo passo si crea competizione, ricerche e affermazioni.
Tutto si incrina, il nuovo mondo di Rebecca e Giulia, in un giorno qualsiasi. In cui la vera vita della bambina e della sua mamma si scontra con la realtà.
Giulia si trova a difendere quella bambina che volenti o nolenti si è affezionata a lei. Si troverà a fare i conti con i fantasmi del passato della famiglia che abita accanto al suo appartamento e “la signora della buonanotte” riuscirà non solo a mettere ordine nella sua vita ma anche a dare un piccolo spiraglio di luce alla sua nuova anima.
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Detestava che la chiamassero signora Aveva 40 anni #QualcosaDiVero #Fiorio @feltrinellied #novitàeditoriali

Non è facile centrare una serratura con la chiave, non dopo una serata a base di mojito. #QualcosaDiVero @feltrinellied
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Il libro è stato davvero qualcosa d’inaspettato. Proprio come Rebecca nella vita di Giulia.
Paradossalmente il libro è un invito a sognare, anche se l’età della fanciullezza è passata da tanto tempo oramai.
Come tutti, Giulia ha avuto un piccolo eroe da piccola e scoprire che Zorro non era reale è stato un duro colpo, forse peggiore del scoprire che il grassoccio Babbo Natale non esistesse.
Così due mondi opposti si scontrano e si completano.
Diventare amici a quasi nove anni sembra così facile e Giulia, che i nove anni li ha passati da un bel po', senza accorgersene si affeziona a quella bambina che le chiede, sera dopo sera, una favola vera. Stupendosi di non averle mai sentite prima di allora, stupendosi di aver fatto sempre parte dell’ordinario.
Mi è piaciuto molto nel libro scoprire tutto ciò che circonda non solo Giulia ma anche la piccola Rebecca.
Giulia assorbita dal suo lavoro, non si rende conto nemmeno che davanti ai suoi occhi ha un ragazzo che la ama mentre lei si perde in storie senza capo né coda.
Rebecca che, essendo la nuova arrivata a scuola, ha paura a socializzare e le storie raccontate dalla “Signora della buonanotte” l’aiutano tanto a farsi conoscere. Senza, ovviamente, alcuni problemi.
Mi è piaciuto anche scoprire la vera vita delle nuove vicine di Giulia, fino all’ultimo raggomitolate nell’alone di mistero e credetemi, volevo rompere qualcosa quando ho scoperto la verità.
In sintesi e concludo, Qualcosa di vero è un libro che tutti dovremmo avere nella borsetta per leggerlo ovunque, stando ben attenti a non far passare avanti la nostra fermata in treno.
È un libro spensierato, che crea quell’alleanza che tutti dovremmo trovare, così come quella tra Giulia e Rebecca. Vedere il mondo con occhi di bambini ma con la maturità di un adulto nel cercare soluzioni a problemi che ci sommergono la vita.
Perché anche nelle favole, anche in quelle così zuccherine e diabetiche, qualcosa di vero ci deve essere per forza.

Se la recensione vi ha incuriosito e se non vedete l’ora di averlo tra le mani questo fantastico libro sapete cosa fare. Spolliciate il +1 e ci ribecchiamo alla prossima rubrica di #AmicaCE.

-Ila-

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