mercoledì 1 aprile 2015

Recensione: Unwound


Buongiorno fanciulle,
vi ricordate Legami, il libro hot che avevamo recensito a marzo? Beh, come vi avevo annunciato alla fine della recensione… Ronin e Amery sarebbero tornati in un secondo libro! Beh, dovevano farlo per forza visto com’era concluso il primo e… ragazze, lo ammetto. Io davvero volevo aspettare la pubblicazione del libro in Italia, ma non ce l’ho fatta. Ronin si è letteralmente impossessato della mia mente... ed è per questo motivo che dovevo tornare a parlare di lui.

  • Titolo: Unwound
  • Autore: Lorelei James
  • Casa Editrice: Penguin
  • Pagine: 385
  • Da acquistare sì o no? DA NON PERDERE :)



  • Voto: 9

8 settimane.
56 giorni.
Minuti di tristezza, dolore e sconforto.
Secondi interminabili.
Ronin non sente e non vede Amery da quando la ragazza ha scoperto che l’azienda giapponese Okada è di proprietà della famiglia di Ronin, da quando ha deciso di non volerlo più vedere perché, a contrario di lei, Sensei non voleva assolutamente parlare del suo passato, con lei, dei pensieri, parole ed emozioni.
Ronin non sente più nulla, solo il vuoto. Ha voglia di spaccare tutto, di annientare il dolore  con altro dolore, ferirsi fuori come è ferito dentro.
Incurante di tutto il resto, ricomincia a partecipare a incontri clandestini di arti marziali, non per darsi un obiettivo, uno scopo, per concentrarsi su qualcos’altro, non per combattere. Ronin non si difende, sul ring diventa passivo: si lascia prendere a pugni continuando a perdere ogni incontro.
Finché una sera si risveglia all’ospedale e, accanto al suo letto, vede Amery. Una gioia profonda lo assale anche se non si ricorda precisamente cosa sia successo e perché è in un lettino ricoperto da ferite e con delle costole rotte.
Ma poco gli importa.
Amery è lì, accanto a lui. Anche se fa il possibile per essere fredda, non ci riesce. Tiene a Ronin, alla sua relazione e vorrebbe davvero che questa funzionasse, vorrebbe davvero che lui condividesse tutto ciò che pensa, quello che gli passa per la testa… Tuttavia non vuole arrendersi troppo in fretta: sa che se ricominceranno la relazione esattamente nello stesso punto dove l’avevano terminata, questa non andrà avanti.
Ed è quello che proprio non vuole. Amery vuole imparare a conoscere Ronin a fondo, non solo intimamente (anche se non si lamenta affatto dei suoi momenti di intimità con lui). Vuole essere pronta ad amarlo con tutta se stessa, senza riserve.
Legarsi a lui in ogni modo possibile e legarlo a lei per non poter più farlo scappare.
In questo secondo capitolo della serie, Lorelei James si supera coinvolgendo i lettori in una storia appassionante. Abbiamo già conosciuto la passione che scorre nelle vene dei protagonisti nel primo, ma non abbiamo visto come reagiscono in coppia.
Amery e Ronin imparano a non tirarsi indietro, ad affrontare ogni situazione per quanto terribile essa sia.
Insieme affrontano Naomi, la terribile ex di Ronin, venuta da Tokyo per minare la relazione e riconquistare il Sensei.
E proprio quando la situazione sembra degenerare verso il punto del non ritorno, Amery e Ronin tirano fuori gli artigli, l’orgoglio e i sentimenti che non riescono più a stare nascosti.


O MIO DIO, RAGAZZE.
O. MIO. DIO.
Davvero questo libro non si è smentito. Ho sempre paura a leggere il secondo libro di una saga, soprattutto se il primo mi è piaciuto molto. Ho paura che non sia all’altezza delle mie aspettative e di essere triste per giorni e giorni.
Ma non è andata assolutamente in questo modo. Ho amato questo libro dall’inizio alla fine e la James non mi ha deluso minimamente. Potrà sembrare meno hot del precedente, ma non è così. L’autrice ha saputo amalgamare alla perfezione corde, tenerezza, passione e anche quegli attimi di vita insieme che mettono sempre alla prova una coppia.
Un applauso a te, Lorelei James! Sei riuscita a creare e a scrivere un libro interessantissimo superando le stereotipo dell’uomo macho-forte-cazzuto-sotuttoio-dominatore che, tranne in alcuni casi, ha stufato. E vogliamo parlare di Amery? Che donna, come ne esistono poche in giro. Se Ronin sa tenere le corde della situazione, la sua fidanzata lo tiene proprio per le palle, ma senza essere possessiva oppure invadente. Beh, naturalmente ho gioito quando ha messo al tappeto Naomi (go back to Japan, bitch!) e quando finalmente è riuscita a farsi valere con i suoi genitori.
Ronin e Amery sono una coppia che mi piace molto: all’apparenza molto diversi, sanno equilibrarsi ed entrare in un mondo tutto loro.
Carissimi, entrate di diritto nella mia classifica delle coppiette che preferisco!!
Ma le sorprese non terminano qui: se anche voi, come me, non potete fare a meno di Ronin e Amery DOVETE leggere il terzo capitolo della saga. Schooled parla della coppia alla presa con la vita quotidiana, ma non a Denver bensì in Giappone.
Io l’ho letta e devo dire che merita davvero! Ma non vi preoccupate, ve ne parlerò nel prossimo appuntamento di #oltreoceano. Così come vi avviseremo quando la CE Newton Compon, che ha pubblicato il primo libro, divulgherà la data di pubblicazione del secondo. Speriamo moooolto presto ;)

Intanto vi ricordo i tasti social per poter rimanere in contatto con noi!
E, se la recensione vi è piaciuta… spolliciate il +1 e fateci sentire il vostro supporto :)
Un abbraccio
Robi

2 commenti:

  1. ma quando esce ufffiiiiiiii

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  2. Fantastico davvero, meglio del primo e ti tiene sempre in sospeso.
    Grande autrice e grande storia

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