venerdì 14 ottobre 2016

Recensione: Buck. Una storia d'amore e perdono


Buon pomeriggio nuvole e bentornati tra gli #autoriemergenti.
Oggi vi parlo di un libro particolare ma che vale la pena di leggere, perché? Sono pronta a spiegarvelo.

  • Titolo: Buck. Una storia d’amore e perdono
  • Autore: Serena Bianca De Matteis
  • Numero pagine: 222
  • Da leggere o no? Si, ne vale la pena
  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:


Heath ha cresciuto con amore e pazienza Buck: un mezzo lupo.

Quando nella foresta ha dovuto decidere il destino della lupa morente, Heath si è ripromesso che si sarebbe preso cura per sempre di quella piccola volpe che era nascosta in una rientranza nel verde fogliame.
Buck e Heath crescono insieme, diventano uno l’appendice dell’altro, legati da una forza che ancora non conoscono.
Ma Heath non è solo questo, è un ragazzo amante della vita sui monti, indeciso cosa fare al collage e invaghito della sua amica che gli spolpa il cervello.
Fa dei brutti sogni Heath, sogni che sembrano veri, sogni che lo perseguitano. E quando scopre la verità sulla sua vita, l’unica cosa certa che gli sembra di fare è fuggire, portandosi il suo migliore amico dietro: Buck.
Ma quello che ancora Heath non comprende è come Buck, pur essendo suo amico, ha una natura che non potrà mai cambiare. Buck è un lupo e come tale avrà degli istinti che cozzeranno con la nuova realtà in cui Heath si è rifugiato.
Grandi decisioni dovrà prendere il giovane ragazzo, sarà capace di non sbagliare?


Questo non è il solito romanzo che gira su Amazon, non ha una storia d’amore predominante nel testo.
Buck è una storia di amicizia, tra uomo e lupo.
Ma bisogna ammetterlo, non è solo questo. È crescita, consapevolezza, vita.
All’interno della storia scopriremo la verità sia sulla vita di Heath che anche su Buck.
Mi è piaciuta tanto questa storia, tant’è che l’ho letta in pochissimo tempo complice anche forse la brevità del libro.
Infatti se c’è un unico appunto da fare forse è l’affollarsi di eventi.
Ho adorato il rapporto di amicizia tra il protagonista e il lupo. Buck è adorabile, tanto da far vacillare la mia fobia per gli animali. È troppo dolce con le persone e guerrigliero quando si tratta di proteggere il suo amico Heath.
Se dobbiamo parlare di Heath, alle volte l’ho trovato immaturo ma a fine storia ho capito che nel libro semplicemente doveva esserci un percorso di crescita.
Nella storia non manca una vena romantica e mi dispiace se alcuni non saranno d’accordo con me, ma io Heath non ce lo vedevo assolutamente con Rivkah. Mi piaceva di più il suo approccio nei confronti di Anna. E devo ammettere che la decisione che ha preso Heath a fine libro l’ho molto apprezzata, perché credo che pochissimi avrebbero avuto la sua determinazione nell’allontanare un’amica per cui volenti o nolenti si è provato qualcosa.
Ultimo appunto sulla vena romantica è che spero di leggere presto qualcosa di più succulente tra Heath e Anna.
Ma veniamo al vero tema del libro: l’amicizia e il rapporto tra Heath e Buck.



Credo che la loro amicizia sia più vera di quella tra umani. Buck è l’ombra di Heath e Heath è la voce di Buck. Si completano a vicenda e mi è piaciuto tantissimo che i sogni di Heath siano stati dipendenti dal lupo. Voleva dire che Heath non avrebbe abbandonato il suo amico.
Anche se… ha sbagliato a fare quello che ha fatto. Ed ecco l’immaturità che vi dicevo in Heath, segregando Buck in un posto non adatto a lui. Perché per quanto lui non volesse ammetterlo, Buck è un lupo e come tale ha delle esigenze.
Ma ho amato la conclusione del loro rapporto e non vi nascondo che il mio cuore ha tremato. Santo cielo, sono una piagnona quando si tratta di “saluti”.
Che posso dirvi di più? Che questo libro vale proprio la pena di essere letto.
Ho scoperto che a dicembre di quest’anno l’autrice farà uscire il seguito e io non sono più nella pelle.
Mi basta davvero poco per farmi felice.

Voi lo conoscevate questo libro? Se la risposta è no: correte a leggerlo.
Merita tantissimo e poi vorrete anche voi un Buck indipendentemente se non amate i cani come la sottoscritta (disonore su di me).

Io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima rubrica.
Buone letture e buon fine settimana.



Ila

Nessun commento:

Posta un commento