martedì 31 gennaio 2017

Recensione: Troppo vicino per (non) odiarti


Buon pomeriggio carissime nuvoline, oggi vi parlo di una storia frizzante ma che tratta anche di un tema che al giorno d’oggi è molto discusso. Un argomento che è caro a tutte le donne che ci sono passate.
Facciamo le cose con calma… oggi vi parlo di…

  • Titolo: Troppo vicino per (non) odiarti
  • Autore: Johanna Danninger
  • Casa editrice: AmazonCrossing
  • Numero pagine: 352
  • Da leggere o no? Un libro che è simpatico ma che tratta di un argomento molto delicato… io direi assolutamente si!
  • Voto: 9


Voto copertina:


Susanne ha tante cose: un bel lavoro, il gatto Charly per amico che le gironzola per casa, una bella casetta in campagna e un’amorevole nonnina (adottata) che le abita accanto e che lei adora.

Tutto sembra procedere per il meglio, quando invece la morte le bussa alla porta.
Annamarie, l’adorabile nonnina che le ha fatto da amica e da madre, muore lasciandole un vuoto incolmabile dentro al cuore. La parte peggiore è che la figlia di Annamarie mette in vendita la casa accanto a quella di Susanne, facendo entrare nel panico la povera ragazza.
Chi si occuperà dei fiori di Annamarie? Chi metterà sottosopra quel rifugio d’amore che è stato negli anni la casa della donna?
Chi prende in carico la vendita della casa, non è niente poco di meno che l’ex insopportabile di Susanne: Rene.
Tra i due ci sono asti e decisamente un muccio di frecciatine velenose che alterano la vita della povera Susanne.
Rene, conoscendo le debolezze della ragazza, cerca di appiopparle un vicino molesto ed è proprio così che Susanne fa la conoscenza con Jane e il suo alano Lilly.
Non solo sarà una catastrofe per la ragazza ma anche per il suo gattone ciccione che si aggirerà per casa come se avesse a che fare con il diavolo a quattro.
Tra figuracce, arrabbiature ma anche una pace consolidata, tra i due vicini si sperimenteranno delle nuove vie che loro non avevano messo in conto.
Susanne e Jane si avvicineranno e si allontaneranno in un marasma di incomprensioni e sarcasmo.
Susanne vive la sua vita senza mai farsi prendere dal panico e senza abbattersi, tranne quando Rene torna incaponito volendola nuovamente nella sua vita. Trasformando il corteggiamento in persecuzione. Diventando un’ombra incombente nella libertà di Susanne.
Come andrà a finire?
Riusciranno Susanne e Jane a trovare un terreno comune?
Ma soprattutto, Charly e Lilly si ameranno o si odieranno?



Ho trovato questo libro una boccata d’aria. Totalmente inaspettato, mi ha piacevolmente colpito.
All’inizio non era questo il libro scelto per fare la recensione del martedì, ne avevo adocchiato un altro ma per problemi sopraggiunti ho dovuto disdire i miei programmi.
E allora spulciando tra le uscite, ho trovato questo libro con il titolo interessante e la copertina troppo bellina, per i miei gusti.
Infatti sullo sfondo si intravedono Lilly e Charly che io ho stra ADORATO! E ve lo dice una che con gli animali non è che tanto ci va d’accordo anzi, li ama più sulle pagine dei libri che dal vivo. Ma loro due mi hanno subito colpito.
Charly con il suo caratterino tutto da gatto, sempre sul chi va la, sempre altezzoso e se non gli dai da mangiare non ritiene degno la tua presenza. Però è stato un amore tutto peloso (con le ossa grosse, mica perché è in sovrappeso) che avrei voluto anche io coccolare.
E poi c’è Lilly, una bestiona di Alano ma che con i suoi uggiolii e la voglia di giocare mi ha fatto super tenerezza. Anche se personalmente mi sono rivista molto in Susanne, con la sua fobia per i cani.
A proposito di Sussanne, è stato il personaggio più esilarante del libro. Ha una simpatia mordace, lancia battutine che ti chiedi da dove le vada a prendere tanto sono simpatiche e imprevedibili.
Infatti, tutto il romanzo per me è stato uno spasso con la sua simpatia e la sua freschezza. Susanne non si lascia abbattere da nulla, nemmeno dalla caviglia rotta che si porterà avanti per tutte le pagine. Credo che Susi (perdonami Susanne se ho usato questo nomignolo) abbia un carattere, però, anche molto fragile. Molto spesso le persone più sensibili mascherano le loro debolezze dietro il sarcasmo e molto spesso lo ha fatto anche lei.
Dall’altra parte della staccionata vi è invece Jan. Oh Jan. La persona più buona di questo mondo. Infatti, nonostante la simpatica di Susi io non so come quel povero ragazzo abbia fatto a sopportarla. Alcune volte, mettendomi nei panni del ragazzo, io l’avrei mandata bellamente a quel paese.
Però non c’è stato un momento che non mi sia piaciuto.
Ho adorato come Susanne si prende cura ancora del giardino del suo vicino nonostante tutto, perché le ricorda Annamarie che non c’è più. Adoro il modo in cui ha preso consapevolezza che per Jan provasse qualcosa.
Ma questo libro non è stato solo simpatia. L’autrice è riuscita a inserire in un libro divertente anche un tema molto odierno: lo stalking e con sé anche la vena del femminicidio.
Susanne si trova alle prese con l’oppressione dell’ex ragazzo, con le sue chiamate di notte, con i messaggi che la osservano, con degli avvertimenti da mettere i brividi che avvengono attorno alla sua casetta in campagna.
Mi sono angosciata insieme a Susi, proprio come se fossi stata io con lei durante quei momenti.

Insomma, io credo sia un libro ben fatto. Ho letto che ci sono persone che non hanno apprezzato molto questa storia ma penso che sia una lettura leggera nel suo. Con una morale e con uno spirito di simpatia che molto spesso non lo si trova nemmeno a pagarlo.
Io sento di dirvi che è una bella storia e ve la consiglio. Molto caldamente.

Detto ciò, vi auguro buone letture e alla prossima. Sempre qui su AnniDiNvuole.

Ilaria






Remember. Un amore indimenticabile


  • Titolo: Remember. Un amore indimenticabile
  • Autore: Ashley Royer
  • Casa editrice: DeAgostini
  • Numero pagine: 282
  • Prezzo cartaceo: 12,67€
  • Prezzo kindle: 1,99€


SinossiDopo la tempesta arriva sempre il sereno. Levi ne era davvero convinto. Per tutta la vita ha osservato la pioggia e rincorso gli arcobaleni, credendo ciecamente nel lieto fine. Ma un giorno le cose sono cambiate: il giorno in cui Delia, la sua ragazza, è morta in un tragico incidente d’auto. Da quel momento il temporale l’ha inghiottito, e la luce non è più tornata. Così Levi ha smesso di parlare. Furioso con il mondo intero, Levi ha deciso di non permettere a nessuno di forzare l’armatura dietro cui si è barricato. Né a sua madre che lo ha spinto a lasciarsi alle spalle il passato e l’Australia, né a suo padre che gli ha aperto le porte di casa in Maine, e nemmeno a Delilah, la ragazza che gli è apparsa come in un sogno e gli ha ricordato terribilmente Delia. Delilah in realtà è più che contenta di stargli alla larga: l’ultima cosa di cui ha bisogno è un tipo così scontroso e imprevedibile. Ma più passano i giorni, e più si rende conto che, dietro quel modo di fare insolente e sprezzante, si nasconde un’anima profondamente ferita, un cuore spezzato che deve ritrovare se stesso. E solo lei può aiutarlo.






sabato 28 gennaio 2017

Recensione: Questo piccolo grande errore


Buon pomeriggio care nuvoline che abbracciano il sole.
Ditemi un po’, come state? Spero bene.
Io splendidamente, ho appena finito di leggere questo libro di cui oggi vi parlerò e l’ho trovato troppo carino, fresco e coccoloso.
Dal titolo già avete potuto capire di cosa sto parlando ma ora entriamo più nel dettaglio.

  • Titolo: Questo piccolo grande errore
  • Autore: Viviana Leo
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Numero pagine: 251
  • Da leggere o no? Nessuna parola è più importante del SI!
  • Voto: 9 


Voto copertina:


Lucy ha una vita tranquilla: lavora in un supermercato, ha poche pretese, non è molto dedita alla vita sociale, ha qualche chilo di troppo perché ama mangiare e ama in particolare una serie TV. Ma nello specifico l’attore principale di quella serie TV: Steven Martin.

Farebbe di tutto per guardarlo dal vivo, per toccare anche con il polpastrello un suo braccio.
Ma purtroppo tutto quello che sogna, Lucy sa che rimarrà un sogno ben rilegato nel cassetto.
Una sera, stanca della solita pigrizia di Lucy, la sua amica Debby la trascina in una carrellata di bicchierini in un pub. Come completare la serata se non da un mago per farsi leggere la mano?
Lucy, scettica a tutto quello, inizia a insultare quel bizzarro signore che nel suo gonnellino di cuoio le manda un incantesimo: se scettica sarai, l’uomo che desideri stanotte avrai e a lui ti legherai.
Ma figurarsi se quel tipo insano di mente le ha davvero gettato un tranello… oppure no?
Lucy va a letto dopo una coppa di gelato ma al risveglio quello che avrà accanto nel letto non sarà di certo un peluche ma Steve Martin in persona.
Quando i due si sveglieranno senza sapere quello che realmente è successo, oltre al danno anche la beffa! Steve e Lucy saranno legati da un filo rosso, letteralmente, che nessuno vedrà all’infuori di loro due. Un filo impossibile da tagliare e impossibile da poter sbarazzarsene in qualsiasi modo.
Sotto le spiegazioni del mago, non più da strapazzo, Lucy e Steven dovranno convivere a stretto contatto con un filo che li lascia distanti non più di sette metri.
In quella convivenza forzata Lucy non solo si renderà conto che l’attore che ha sempre osannato altro non è che un pallone gonfiato, ma dovrà fare i conti con l’ambiente da star non proprio rose e fiori.
Steven dal canto suo cercherà di fare il possibile per trovare una soluzione a quel filo e a quella ragazza che gli sono piombati inaspettatamente nella vita.
Lucy seguirà Steven in tutta la sua vita da attore, volando a New York e abbandonando per un po’ la sua vita, senza comunque perdere di vista la ragazza che è. Senza mettere da parte la sua semplicità e la sua schiettezza.
Steven all’inizio non saprà cosa fare per quella presenza ingombrante nella sua vita, ma a poco a poco i due non riusciranno più a fare a mano l’uno dell’altro.
Lucy conoscerà davvero il ragazzo che si nasconde sotto la maschera di attore e Steve si renderà conto che tutto quello in cui credeva e voleva fino ad ora era tutta superficialità.
Quel filo rosso non solo ha portato a scontrare due persone sconosciute ma ha fatto in modo che i due aprissero gli occhi su una vita che, volenti o nolenti, li ha uniti. 


Se fosse possibile mangiare in un sol boccare un libro, io l’avrei fatto proprio con questo.
Ho puntato il libro fin da quando la notizia trapelò in giro sul web. Mi trovai a leggere per puro caso la trama e me ne innamorai all’istante. La trovai interessante, fresca e mi dissi “questo libro dovrà essere mio”.
L’ho letto in poco più di un giorno, ho fatto l’una di notte per finirlo e il giorno dopo era venerdì il che significava ancora una giornata di lavoro. Ma n’è valsa la pena.
Il libro non è smielato e frivolo, c’è anche una vena di originalità perché vede la nascita di questa storia in maniera un po’ surreale. Ma io ci voglio provare! Portatemi da un mago e fatemi tentare questo incantesimo. VE NE PREGO!


Diciamo pure che un po’ tutte siamo delle Lucy, a cui piace mangiare però alle volte è difficile non fare caso ai giudizi della gente. Della protagonista mi piace proprio questo, molto spesso se ne infischia di quello che dicono gli altri, perché a lei va bene così com’è. Anche se anche lei qualche pippa mentale nei confronti di Steven se la fa.
Ma non è questo il discorso, se ne leggono tanti di libri in cui si cambia per piacere ad un uomo. Lucy aveva tutte le motivazione per fare anche lei un’evoluzione ma non l’ha fatta. Anzi, non ha mai reso le cose facili per il ragazzo che le piaceva, lo ha fatto penare e sudare fino a che Steven non si è reso conto che è proprio così com’è che le piace. Super big applauso per Lucinda, ops, Lucy!
Se consideriamo Steven all’inizio lo si vuol prendere a pesci in faccia ma poi… quanto è carino tutto geloso di Lucy che balla con Cam? Quanto? Per non parlare di quanto fa i conti con i suoi sentimenti, me lo immagino lì tutto mogio moglio mentre parla con il cavallo Stella.
I protagonisti mi sono piaciuti, Viviana l’autrice non ha velocizzato il tutto in questa storia. Eppure se consideriamo la lunghezza del libro non sono poi così tante pagine (perchèèèèè io lo volevo infinito!). Ho trovato tutto nel contesto temporale giusto. Niente di fretta e niente troppo lento. Il libro semplicemente non annoia: non sa nemmeno cosa significa questa parola.
È una storia iniziata un po’ sul lato “fantastico”, lasciatemi passare il termine. All’inizio non capivo come si potessero giostrare con quel filo che solo loro potevano vedere. Ho iniziato a pensare “ma come se la tolgono una camicia? Rimarrà appesa al filo? E come fanno ad uscire dalla macchina?” credetemi, mi sono fatta certi svarioni mentali ma alla fine l’autrice ci da risposta anche di questo nel romanzo.
Insomma, è una storia divertente, leggera e spensierata. Se fosse estate ve l’avrei proposta per leggerla in piscina o sotto l’ombrellone ma considerando le temperature… io ve la propongo vicino ad una tazza di cioccolata calda, accanto al camino o anche il termosifone e il gioco è fatto!


(guardate quanto è super cute il mio presta volto a questa storia)

Vi sembrava normale che AnniDiNuvole si lasciava scappare l’opportunità di fare due chiacchiere con l’autrice? Come dite? Ovvio che no!
E allora lascio la parola a Viviana Leo e ad alcune curiosità succulente.
Io vi saluto e vi do l’appuntamento sempre qui sul blog! A presto!

Ilaria

Ciao Viviana e benvenuta nel blog di AnniDiNuvole, innanzitutto partiamo da una domanda facile facile che è un po’ il rituale di questo blog: come ti sei avvicinata alla scrittura?

Ciao e grazie a te! Mi sono avvicinata da bambina, anche se amo dire che la scrittura è nata con me. È una cosa che sento mia e penso che solo chi scrive, o prova una grande passione, mi possa capire. Scrivo da quando ero alle elementari, è una terapia per me, una cura dai mali della vita. I libri sono la mia vita, non riesco a vedermi senza.

Oltre che scrittrice, suppongo tu sia anche una lettrice. Quali sono gli autori che ti sono rimasti più a cuore e che ti hanno “formato” nella scrittura?

Assolutamente sì, anzi, prima di essere autrice sono lettrice. Leggo di tutto, ho sempre il Kindle e un libro sul comodino, per avere ampia scelta. Il tempo è poco, ma non riuscirei a non leggere. Leggo di tutto, ma l’autrice che ho sempre adorato, fin da ragazzina, è Patrisha Cornwell, anche se ne amo diversi. I miei preferiti, oltre a lei, sono Ward, Hamilton, Cecile Bertod, Amabile Giusti, Sara Pratesi, Giorgio Faletti e tanti altri.

Che libro hai sul comodino in questo momento?

Oltre al Kindle ho il libro Le ombre.

Ora spostiamoci sul tuo libro “Questo piccolo grande errore”, cosa ti ha fatto scattare la scintilla? Da dove è nata l’idea di questa storia?

L’idea è nata dalla mia passione/ossessione nei confronti di Ian Somerhalder. Adoro quell’attore e ho pensato: sarebbe bello se... Da lì poi tutto il resto. In fondo ognuno di noi ama un cantante, un personaggio famoso. Chi non sogna di averlo accanto? Ecco perché penso sia un libro per tutti :)

Molto spesso si dice che gli opposti si attraggono, sei della stessa opinione o credi che in una relazione qualcosa in comune bisogna averla per forza?

Credo che in amore non ci siano mai dei parametri ben definiti. Ho conosciuto molte coppie simili che andavano d’accordo e anche coppie in cui l’uno era l’opposto dell’altra, ma comunque in armonia. A volte tendiamo a credere che ci siano delle linee nette, dei contorni, ma non è così. Esistono le sfumature, anche perché ognuno di noi è diverso e ogni caso è a sé.

Segui qualche serie TV anche tu come Lucy?

Oh sì, ne seguo tantissime! Sono in fissa per The vampire diares, The Originals, Arrow e tante altre! Mi piacciono tantissimo, sono una droga ormai.

A chi ti sei ispirata per Steven? Chi è il tuo attore preferito a cui vorresti legare un filo rosso?

Come ho detto prima, il mio attore preferito in assoluto è Ian Somerhalder, basta seguirmi un po’ su Facebook per intuirlo subito. Un filo rosso con lui non mi dispiacerebbe, lo ammetto! Anzi, se il mago è in ascolto posso fare un appello? Mago, il mio polso attende solo quel filo, sappilo!

La cosa che mi è piaciuta molto in Lucy è il suo appetito, non si fa problemi su cosa mangiare e non sta lì a contare le calorie. Secondo te al giorno d’oggi non siamo un po’ tutti come Jenny che se vediamo qualcuno mangiare dal MacDonald lo prendiamo per pazzo?

Uhmmm sicuramente l’esagerazione non fa mai bene, né da un senso né dall’altro. Credo si debba godere dei piccoli piaceri della vita, ovviamente senza raggiungere l’eccesso, però io mi rispecchio molto in Lucy. Amo mangiare e odio le diete troppo ferree. Non amo chi non tocca neppure il piatto, con il naso arricciato. Insomma, che vita sarebbe senza pizza, pasta e dolci? La salute, certo, ma anche il palato e l’umore. 

Qual è stato il passaggio nel romanzo più divertente che hai scritto?

Di solito lascio decidere ai lettori, però la parte che ha divertito di più me è stata quello ambientato a casa dei genitori di Steven. Ho immaginato l’imbarazzo di Lucy quando lui ha fatto riferimento al suo sedere grosso o quando lei lo ha insultato preferendo le tartine alla sua presenza.

C’è stato, invece, qualche passaggio che ti da dato più difficoltà nella stesura?

Non che io ricordi. Mi ha divertito molto scrivere questa storia, proprio perché i due protagonisti sono così differenti e in contrasto tra di loro. È nata per gioco, non era prevista una pubblicazione con una grande Casa editrice.

Da lettrice quale parte di “Questo piccolo grande errore” è la tua preferita?

Eh, non posso rispondere a questa domanda, sarei troppo di parte. Se proprio devo dirne una, quella in cui i protagonisti parlano di libri, proprio perché io stessa li adoro.

Quanto di Viviana c’è in Lucy?

Tantissimo. Lucy è una mangiona, come me, ama i libri, come me, ed è spontanea, anche troppo. Lucy è la classica ragazza della porta accanto, credo che chiunque ci si possa rispecchiare. Tra le protagoniste femminili da me descritte è quella che si avvicina di più a come sono fatta io.

Steven capisce di provare qualcosa per Lucy a poco a poco, diciamo che il loro non è stato proprio un colpo di fulmine. Cosa ne pensi di quei romanzi che invece partono fin da subito con amore, cuori e arcobaleni? Non sembra anche a te che in quei casi sia tutto un po’ più facile?

Dipende sempre dalla storia. Ogni autore sceglie di impostare la dinamica come meglio crede e non sta a me giudicare. Di solito mi piace arrivarci per gradi, ma questo è il mio stile. Poi sta nella bravura dell’autore rendere interessante una storia, qualunque sia l’intreccio scelto.

Volevo chiederti… non è che conosci il mago che ha fatto l’incantesimo? Diciamo che vorrei farci una piccola seduta e invitarlo, sempre gentilmente, a legarmi a Richard Madden.

Eeeh, se lo conoscessi sarei già fra le braccia di Ian Somerhalder :D

Quale canzone assoceresti a Steven e Lucy?

Quella che ho messo anche nel libro, Stay With Me di Sam Smith.

Giochiamo per un attimo con il futuro, come te li vedi Lucy e Steven tra una decina di anni? Saranno ancora lì a punzecchiarsi?

Assolutamente sì! Immagino Lucy con la sua solita ironia e Steven sempre arrogante, ma pazzo di lei. Credo sarebbero uno spasso anche in quel caso. D’altra parte è il loro carattere, non potrebbero fare altrimenti.

Hai dei progetti in cantiere? A cosa stai lavorando in questo momento? Un grande in bocca al lupo per il tuo lavoro e per tutto quello che concerne i tuoi libri futuri, sperando che AnniDiNuvole possa tornare a parlare al più presto della tua bravura ;) 

Sto scrivendo un libro diverso dal mio solito, che parla di violenze. Come ho già detto ad alcune lettrici, è una storia difficile e non so se vedrà mai la luce, diciamo che ci provo. Male che vada resterà nel mio computer :) Grazie infinite, è stato un piacere e un onore per me. Viva il lupo e un abbraccio a te!