lunedì 8 maggio 2017

Recensione: Non dirmi di andare via


Ciao ragazze!
In questo lunedì di pioggia (ma il sole non uscirà mai più? Rimarrà sempre nascosto dietro le nuvole?), concludiamo un’altra saga hot. Sto parlando della saga Mystery Man che era iniziata sottotono, per poi avere un’impennata impressionante e sorprendente… e ora come si concluderà? Continuate a leggere e lo scoprirete ;)


  • Titolo: Non dirmi di andare via
  • Autore: Kristen Ashley
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 381
  • Da leggere sì o no? Purtroppo è deludente
  • Voto: 6


Voto copertina:


Tyra ha deciso di reinventarsi: ha abbandonato la sua vecchia vita, cambiando casa e lavoro, e il suo vecchio fidanzato. Ora si trova meravigliosamente comoda nel letto di un biker e tutto andrebbe a gonfie vele se solo il biker in questione non l’avesse cacciata dal letto, si fosse ricordato il suo nome e non le avesse detto di lasciare il suo nome con il telefono su un bigliettino.
Tutto sembra peggiorare quando la ragazza si presenta al lavoro, due giorni dopo, e scopre che l’affascinantissimo biker altri non è che il capo del Chaos, il club motociclistico della zona, nonché suo datore di lavoro. E questo uomo si sta slinguazzando una morettina proprio davanti ai suoi occhi. Quando si dice che è una giornata di merda… è proprio una giornata di merda.
Tyra sente l’impulso di scappare di nuovo, ma la sfida lanciatele da Tuck e il bisogno di lavorare per continuare il suo stile di vita, la fanno restare all’officina.
E poi c’è lui, Tuck, l’uomo che continua a popolarle i pensieri, che continua a distrarla semplicemente andando in giro… un uomo apparentemente duro che la fa davvero incazzare, eppure che sa anche dire cosa dolcissime che sono capaci di farla sciogliere come neve al sole.
Quando Tyra si trova invischiata nei casini della Mafia Russa, Tuck non esita a venire a salvarla… naturalmente a bordo della sua Harley Davison e con una schiera di uomini spaventosi al seguito.
La Rossa e il Motociclista… una storia d’amore apparentemente semplice, ma in realtà davvero complicata, soprattutto quando entrano in scena delle variabili assolutamente fuori dal loro controllo, come l’ex moglie di Tuck e i mafiosi russi, intenzionati a far loro del male… a tutti i costi.


La serie Mystery Man si compone in questo modo:

  1. Non dirmi di no (recensione QUI)
  2. Dimmi che sei mio (recensione QUI)
  3. Ti prego dimmi di si (recensione QUI)
  4. Non dimmi di andare via


Prima di parlare di questa recensione, vorrei fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti: ho letto la saga perché mi era stata consigliata, ma devo dire che non è stata per nulla spettacolare. Se cliccate sui link qui sopra, potete vedere che il secondo e il terzo romanzo hanno ricevuto delle valutazioni discrete, invece con questo quarto siamo ritornati nei meandri della mediocrità. Cioè, stavamo facendo un buon lavoro e invece siamo tornate indietro di anni luce…. Non è assolutamente giusto! Soprattutto perché qualcuno si aspetterebbe che il libro successivo sia sempre migliore dei precedenti, o comunque, allo stesso livello e invece no.
E lo ripeto… non è assolutamente giusto!



Cos’è che non ha funzionato? Purtroppo tantissime cose.
Prima tra tutte… la trama. Ancora una volta siamo di fronte a un romanzo SENZA trama. Ve ne sarete certamente accorte quando avete letto la piccola sinossi: la trama è assente e non capisco il perché. Il romanzo è un insieme di scene senza senso, a volte scollegate le une dalle altre, con dei flashfoward e dei flashback senza senso dove ci si impiega tantissimo tempo per capire cosa sta succedendo, cosa succederà e perché, porca puzzola, l’autrice ha deciso di concentrare ben quattro pagine sulla descrizione di un viaggio in moto. Cioè, vi sembra il caso? #maancheno!
Contrariamente a quello che mi aspettavo, non ci sono scene di sesso. Sono rimasta leggermente allucinata! Il trend della saga è decrescente, ma passare dal primo romanzo, dove facevano sesso ogni due paragrafi, a questo dove non c’è una scena di sesso piccante descritta dall’inizio alla fine… da un estremo all’altro. E questo non va assolutamente bene.
Soprattutto perché il miglioramento avvenuto nel primo e nel secondo romanzo della saga va assolutamente a quel paese. Che ve lo dico a fare…? Per me è un NO.



Altra nota dolente: i personaggi. Tuck era stato introdotto ancora nel primo romanzo perché salvava Gwen da non mi ricordo che cosa… fatto sta che ero troppo curiosa di leggere la sua storia, di scoprirne di più, di conoscerlo meglio. E invece no.
Avrei potuto benissimo restare nella mia beata ignoranza e sarebbe stato meglio.
Il personaggio più interessante è Rush, il figlio di Tuck e mi piacerebbe tantissimo leggere un qualcosa concentrato assolutamente su di lui.
Il problema è che poi, magari, risulterebbe insipido esattamente come questo, quindi è meglio non desiderare cosa che potrebbero avverarsi e farmi pentire. Meglio pensare in anticipo a queste cose.



Le cose diventano ancora più grottesche quando viene introdotta la minaccia della Mafia Russa, un personaggio che, se complesso e sviscerato, potrebbe essere davvero interessante, ma che invece risulta piatto e assolutamente ridicolo.
No no no e ancora una volta… no! Dalla padella alla brace.
Che dire, oggi vi ho parlato di un romanzo davvero ridicolo che vi sconsiglio di acquistare.

Qui accanto trovate le ultime nuove uscite: buttatevi su quei romanzi e non vi pentirete affatto!
Croce sul cuore ;)

Intanto, vi ricordo di cercare il nostro gruppo facebook: Club delle lettrici romance – AnniDiNuvole.
Vi aspettiamo per fare quattro chiacchiere!

Roberta





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