sabato 6 maggio 2017

Recensione: Teach me


Ciao belle!
Oggi vi parlerò di un romanzo che lessi per la prima volta nel lontano 2010 sul sito che allora era il mio paradiso personale: EFP. Ora, con orgoglio, vi presento un’autrice che mi ha fatto sognare, innamorare e sospirare. E che, a distanza di anni, ha saputo farmi provare le stesse emozioni. Mi raccomando, leggete la recensione fino alla fine perché c’è un’esclusiva intervista all’autrice che sono sicura non vorrete perdere ;)
Senza indugi, benvenuti nel mondo di…


  • Titolo: Teach Me
  • Autore: Margherita Frey
  • Casa Editrice: Delrai Edizioni
  • Pagine: 467
  • Da leggere sì o no? Gli dissi: “Farmi godere con la lingua” Lui mi lesse delle poesie.
  • Voto: 9


Voto copertina:


Morgan Williams è una brava ragazza e una brava studentessa. Studiare le riesce facile e prende facilmente dei bei voti, ma solo in una materia pretende di avere il massimo: letteratura inglese. Ama la sua insegnante, Mrs Tucher, e come insegna ai suoi studenti la materia. Con lei non deve nemmeno prendere degli appunti: le basta concentrarsi, aprire il cervello e lasciarsi inondare da tutte le nozioni che escono dalla bocca dell’insegnante.
Da sempre i suoi genitori le parlano di una laurea in Giurisprudenza a Princeton, ma lei sogna tanto di immatricolarsi alla Columbia e di studiare Letteratura Inglese. E, per entrare in una facoltà tanto prestigiosa, ha davvero bisogno della sua amata insegnante e di tutte le sue conoscenze.
È per questo che la mascella le tocca il pavimento e la paura l’assale quando al posto della rassicurante professoressa entra in classe un uomo, anzi un ragazzo, vestito super casual che annuncia di essere il supplente della professoressa.
Morgan inizia subito ad avere i pensieri più cupi: come farà a diplomarsi e a entrare alla Columbia? Ma questo tipo qui, con una tracolla della Converse, cosa mai le potrà insegnare? È perché deve essere proprio così affascinante?
Perché, anche se è davvero durissimo ammetterlo, Cameron Wilde è davvero un buon bocconcino di manzo. Tutte le ragazze lo guardano sospiranti e lo immaginano senza maglietta e la migliore amica di Morgan, Seline, ha il coraggio di dire ad alta voce ciò che tutte pensano.
Ma per Morgan è diverso. Lei non lo vuole nella sua classe e non perché le fa fare pensieri che non aveva mai fatto in tutta la sua vita, ma perché vede la sua carriera accademica allontanarsi sempre più. Ma Cameron non reagisce alle insinuazioni di Morgan con freddezza… anzi! Sta al gioco e comincia anche ad affezionarsi ai quei battibecchi che gli rallegrano le giornate.
Sotto gli occhi a cuoricino di Seline, i due iniziano ad avvicinarsi sempre più.
Peccato che non possa succedere nulla, no? Perché Cameron è pur sempre il professore di Morgan, non dobbiamo dimenticarlo.
Beh… ma cosa succederà quando smette di insegnare al liceo?


Sicuramente mi darete della monotona, ma ho adorato leggere Teach Me! Si tratta di quel genere di romanzo che tutte noi abbiamo bisogno di leggere per distendere i nervi e prenderci una pausa dalla nostra vita che non smette mai di essere super stressante!! Perché Teach Me è così: inizi a leggerlo prima di andare a dormire, non vuoi smettere e mollarlo sul comodino finché, nel cuore della notte, qualcuno di tocca la spalla. Dopo aver fatto un salto di tre metri nel letto, aver perso dieci anni di vita e aver conquistato un’altra manciata di capelli bianchi, trovi il coraggio di girarti e vedi tua sorella che, con uno sguardo che farebbe invidia alla bambina dell’Esorcista, ti minaccia di morte se non spegni l’abat-jour.
Il riassunto che avete appena letto descrive solo una piccola parte di tutto ciò che vi conquisterà. I personaggi, sia quelli principali che quelli secondari, sono descritti alla perfezione e soprattutto sono ben delineati: non si confondono gli uni con gli altri, hanno delle caratteristiche che ben definiscono il loro carattere e loro stessi in generale e, soprattutto, si muovono all’interno della narrazione seguendo il loro percorso e non a casaccio, in base ai fini della trama. Questo raramente succede, perfino nei romanzi di autori davvero famosi con un curriculum poderoso alle spalle. I personaggi di Margherita partecipano sì alla trama, ma non sono usati per fare risaltare la protagonista, ma seguono un percorso loro che potrebbe benissimo essere raccontato in romanzi a parte (non è un suggerimento, ma un obbligo) altrettanto validi come questo. Personalmente mi piacerebbe conoscere di più Alex, ma anche Seline al college… Oppure sapere come si sono incontrati July e Tom. L’autrice instilla nel letture tutta una serie di curiosità che non si placano affatto, una serie di curiosità che ti fanno pensare al romanzo continuamente, perfino quando sei in macchina mentre aspetti che tua sorella esca dal panificio e teoricamente dovresti stare attenta che la vecchietta che sta parcheggiando accanto a te non ti righi la macchina.
Ma vedete… è questo che succede quando si leggono i bei romanzi: si viaggia con la fantasia.


Prima di lasciarvi all’intervista di Margherita, vorrei parlare anche un po’ della storia (sì, Morgan è una storia!) tra Morgan e Cameron. Una storia che nasce in sordina, che brucia di passione, che attraversa anche dei piccoli imprevisti e che ne esce perfino più forte di prima. Contrariamente a quello che si legge in giro, non leggerete scene erotiche e, personalmente, ho apprezzato questa scelta. Sappiamo tutte che il mercato dell’Editoria cerca anche questi piccoli stratagemmi per guadagnare lettori.
Invece qui, non troverete scene di sesso estremo.
Troverete un amore sincero, che saprà farvi sospirare, chiudere il libro e portarvelo al petto, chiudere gli occhi e immaginare di avere un ragazzo come Cameron Wilde proprio davanti ai vostri occhi, che vi faccia godere con la lingua semplicemente recitandovi Shakespeare.


E ora, senza ulteriori indugi, vi saluto e vi ricordo che, nel caso non aveste ancora acquistato il romanzo, il link è proprio qua sotto. Non fatevi remore e cliccate sul bottone.
Non ve ne pentirete!
Un abbraccio!

Roberta



Ciao Margherita!
Prima di tutto, grazie mille per la disponibilità e il tempo che ci stai dedicando :) Prima di partire con l’intervista vera a propria ti facciamo due domandine di riscaldamento per conoscerci un po’ meglio. Io stessa ho letto Teach Me quando ancora era un’originale su EFP e Ilaria, la coofondatrice di questo blog, non vede l’ora di poter leggere di nuovo del pasticciere più stronzo del mondo…
Ma torniamo alle origini: quando nasce la tua passione per la scrittura?


A dodici anni. Anche se forse a quel tempo non avevo ben capito di cosa si trattava – nemmeno adesso… - ero molto fantasiosa. Sognavo grandi avventure, più grandi di quelle che vivevo… ho iniziato a trascriverle.

Se potessi scrivere un romanzo a quattro mani, chi sarebbe il prescelto?


Probabilmente Maggie Stiefvater, è la scrittrice che io vorrei essere.
Anche se Chuck Palahniuk… ho una cotta per lui… che è un po’ bizzarro per una che scrive romance.


Anche se è difficilissimo scegliere, qual è il tuo romanzo preferito?


Ci penso. Ripasso.
Dopo averci pensato a lungo, mi sento di dire “Wicked&Lovely”.
L’ho letto in un momento in cui non mi ricordavo perché era importante scrivere e cosa volevo scrivere soprattutto.
Lei me lo ha spiegato.


Da dov’è arrivata l’ispirazione per Teach Me? Hai avuto la fortuna di avere un buonissimo bocconcino di manzo come professore di letteratura? No, perché il mio era un uomo del tutto normale con la passione per le anatre, non so se mi spiego… #mainagioia


Come ho già detto, il mio professore all’universitario di Letteratura Inglese ha fatto tanto per questa storia. Ma non perché era sexy. È che era intelligente – si vedono gli occhi a forma di cuoricino?! – sapeva così tante cose e parlava benissimo. Però questo non gli impediva di farmi morire dal ridere a lezione. So e lo so per certo che se fosse stato anche di un’età vagamente abbordabile e attraente mi sarei inevitabilmente innamorata di lui.
Quindi in mezzo a uomini fatali, maschi dalla dubbia moralità, dubbia cultura e dubbia igiene, io volevo un ragazzo bellissimo e intelligente. E volevo che fosse un bravo ragazzo, ma dove sta scritto che un uomo per essere sexy deve essere dannato?!
Prendetevi i palestrati e i depilati, i nerd e i secchioni lasciateli a me!


Cameron Wilde è un uomo così sexy che mi fa venire l’acquolina alla bocca… A chi pensavi mentre scrivevi di lui e delle sue indubbie doti fisiche?


Pensavo a Cameron Wilde.
Mi dispiace, ma per me è così.
Lui è lui e mi si è presentato davanti così com’era e io l’ho descritto.
Ora certo, è possibile che due occhi in quel modo esistano ed è anche possibile che mi abbiano guardata in un modo particolare, quando ero giovane… eh, bei tempi… ma non posso dire di pensare a una persona che non sia Cameron Wilde.


Hai anche dei presta volto anche per gli altri personaggi del romanzo oppure lasci l’immaginazione e le decisioni in mano ai tuoi lettori?


In realtà non li ho.
Quelli che propongo sono più “ehi, lui me lo ricorda proprio tanto”, ma quasi mai sono perfetti.
Quando scrivo trovo più semplice crearli dal niente, perché riesco ad atteggiare il loro viso, a vedere i difetti della loro pelle. Li muovo meglio.


Max Pezzali cantava La regola dell’amico e spesso si dice che dietro a un’amicizia tra uomo e donna si nasconde un doppio fine. Sì, Michelle e Cameron hanno fatto sesso in passato, ma sono sempre rimasti in rapporti amichevoli. Tu cosa ne pensi? Questo tipo ti amicizia può essere possibile oppure esiste solo nei romanzi?


Io sono da sempre una grande fan di Max Pezzali.
Ho due amici maschi piuttosto intimi e non abbiamo mai fatto sesso, non ci siamo nemmeno mai baciati. So che non saremmo tanto amici se l’avessimo fatto.
Credo che la situazione tra Cameron e Michelle sia fuori da ogni schema.
Okay, metti anche che quando hanno fatto sesso pensassero di essere innamorati, nel momento in cui è passata la cotta potrebbero aver discusso e magari se fossero state altre due persone non si sarebbero mai più parlati. Però loro non potevano farlo, erano sotto lo stesso tetto.
Non è una scelta, devi trovare un equilibrio, sei obbligato a farlo.


Come hai fatto a creare un personaggio come Seline? Mi spiego meglio: è bellissima e ha tutte quelle qualità che metterebbero in ombra chiunque altro, eppure l’ho adorata dall’inizio alla fine.

Perché è buona. Il bello di Seline è che è stupenda, seducente e tutto il resto, ma generosa. Non sminuisce Morgan, mai. Anzi è quella che la incoraggia, che le dice che è bella.
Esistono persone buone e belle, credo sia importante accettarlo.


Dato che hai scritto un romance, questa è una domanda d’obbligo.
Per Margherita, cos’è l’amore? L’happy ending è sempre d’obbligo?


Io credo che l’amore sia quella cosa che inevitabilmente muove il mondo.
Per me è semplicemente il contrario, non è “Perché scrivere una storia d’amore?” quanto piuttosto “Perché scrivere una storia senza amore?”. Io lo trovo semplicemente irrealista.
Ma no, non credo che l’happy ending sia d’obbligo, specialmente quando si scrive.
Nella vita spero vera spero di vivere per sempre felice e contenta e magari, se mi riesce, diventare una principessa…


Shakespeare o Jane Austen?


Per quanto voglia bene alla cara Miss Austen, Shakespeare. Sempre.
Romeo e Giulietta o Otello?


Otello è sempre stato il mio preferito.


Chi prova più amore, Otello o Desdemona?


Desdemona, che ve lo dico a fare? Prova così tanto amore da farsi ammazzare!


Alex e Cameron sono due ragazzi molto diversi e noi indubbiamente preferiamo il nostro amato prof di letteratura. Tuttavia anche Alex non è male e sono sicura che potrebbe diventare un uomo di tutto rispetto. Hanno anche dei punti in comune?


Mm… non so se abbiano dei punti in comune, però sono sicura che se si fossero conosciuti fuori dall’ambiente scolastico sarebbero andati a prendere una birra insieme.


Ami scrivere immersa nel silenzio oppure puoi ascoltare della musica?
Puoi condividere con noi la playlist del romanzo?


Scrivo in silenzio. Aggiungerei religioso silenzio.
Di solito le canzoni che mi fanno pensare a quello che scrivo le ascolto in macchina.
Di solito le trame vengono sviluppate in macchina…
La playlist del romanzo è infinita, ma se potessi racchiudere “
Teach Me” in tre canzoni direi: “Love Story” di Taylor Swift, “Teenage Dream” di Katy Perry e “Don’t you know who I think I am?” – è il vero titolo, lo giuro – dei Fall Out Boy.

Da scrittrice, quale parte del romanzo non voleva proprio essere scritta?
Da lettrice, quale scena rileggeresti senza sosta?


Il primo bacio che si scambiano, tutt’ora penso che sia un bacio pessimo.
Il capitolo di Capodanno è il mio preferito: scriverlo è stato divertentissimo, leggerlo mi fa sentire tanto fiera di me ogni singola volta.


E ora… facciamo due chiacchiere! Che romanzo c’è sul tuo comodino, o nel tuo kindle, in questo momento? Cosa ci consigli di leggere? 


Sto leggendo Fracture di Barbara Bolzan, dopo quello mi sono comprata i primi sette romanzi di Pretty Little Liars e farò una maratona. Ho seguito la serie tv per un po’, poi ho perso il filo perché è diventata strana. Però secondo me aveva del potenziale. Spero che i libri non mi deludano.


#spoilertime! Ho letto su instagram, e lo si capisce anche dal romanzo, che ci sarà un seguito. Dobbiamo aspettare ancora tanto, perché nel frattempo ti stai concentrando su altro, oppure l’attesa durerà poco?


Dunque in questo momento sto finendo di rileggere “Pâtisserie Française” [fuori onda: Ilaria fa un balletto imbarazzante dalla gioia], poi mi metterò sotto a pensare al possibile sequel di “Teach Me”. Però vi metto in guardia, l’ho già annunciato da qualche parte, vi farò disperare… e vorrete lanciarmi tanti di quei pomodori… ma alla fine mi amerete di nuovo!





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