sabato 15 luglio 2017

Recensione: Un cattivo ragazzo come te


Ciao ragazze!
Oggi vi parlo di un romanzo che ho aspettato per ben due anni. Si tratta del secondo romanzo della serie sui Garrett, quella fantastica famiglia numerosa che abbiamo imparato ad amare. Abbiamo lasciato Jase e Sam più uniti che mai, ma con un grande bagaglio di pensieri. Il signor Garrett è stato investito dalla Senatrice Reed e ora deve passare un lungo periodo in ospedale e poi al centro di riabilitazione. Come se non bastasse, la signora Garrett è incinta per la decima volta.

Sarà la guerriera Garrett, Alice, a prendersi cura della famiglia. E anche di Tim, il migliore amico di Jase.

  • Titolo: Un cattivo ragazzo come te
  • Autore: Huntley Fitzpatrick
  • Casa Editrice: De Agostini
  • Pagine: 392
  • Da leggere sì o no? Leggere e adorare
  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:


Tim Mason ne ha combinati di sbagli nella sua vita… Ha iniziato a bere birra a dodici anni, poi ha optato per sostanze più pesanti. A diciassette anni è un drogato e alcolizzato sulla via delle disintossicazione, stato espulso da tre scuole e licenziato da sette posti di lavoro. Tim è consapevole di aver commesso tantissimi sbagli nel corso della sua giovane vita, ma ce la sta mettendo tutta, nonostante non sia per nulla sostenuto dai genitori. Anzi, il padre lo sbatte fuori di casa, dandogli tempo fino al giorno dei suoi compleanno (cioè da lì a sei mesi) per sistemare le cose, o non potrà più contare dell’aiuto economico dei genitori (minimo, ma pur sempre presente).
Tim trova rifugio sull’appartamentino sopra il garage del suo migliore amico, Jase Garret. Trasferirsi lì significa avere un appoggio, essere privo di tentazioni e soprattutto vedere per tutto il resto dell’estate la fantastica Alice Garrett in bikini.
Tra lezioni, visite all’ospedale e giornate interminabili passate a fare la babysitter, Alice non ne può più. Era convinta di potersi trasferire sull’appartamentino spartano sopra il garage, ma la rabbia che prova nel sapere che Jase l’ha dato a Tim, svanisce subito quando si rende conto che il ragazzo ha bisogno d’aiuto.
Eppure anche lei ne avrebbe bisogno… solo che non riesce a chiederlo. Lei è una guerriera, Alice dal cuore di latta sa cavarsela da sola, anche se questo la fa stare male.
È lei che risolve la situazione quando la Senatrice si rifiuta di continuare a pagare le parcelle mediche del padre, è lei che fa la sponda tra la famiglia e l’ospedale, è lei che bada ai fratellini quando la madre è troppo stanca, è lei che lavora in ferramenta per riuscire a mandare avanti l’attività.
Eppure, anche se non vorrebbe, Tim è sempre lì con lei. Muove in continuazione le mani per non tenere stretta tra le dita una sigaretta, fa delle battute per alleviare la tensione e le fa sentire sempre il suo supporto… Anche quando la vita di Tim viene sconvolta dall’arrivo inaspettato un bambino, il piccolo Cal.
Cal è il frutto di una notte di passione che Tim nemmeno si ricorda con Hester. Ma i capelli rossi non mentono, così come la fossetta sulla guancia. Tim è tante cose: un ex alcolizzato, un ex drogato, un membro degli AA, un fratello non molto presente e un figlio spesso ingrato… ma non un coglione. Prende le sue responsabilità e decide di aiutare Hester prendendosi cura del piccolo con lei, finché i due non avranno deciso come muoversi con l’adozione.
Tim non si è mai preso cura di un bambino così piccolo, ma i Garrett e alcuni membri degli AA gli danno il suo supporto.
E gli dimostrano che il concetto di famiglia è relativo.
Non è legato al legame di sangue, ma alla voglia di stare insieme e di darsi appoggio.
E nella famiglia di Tim non può mancare Alice.
Nella vita di Tim non può mancare Alice.


La duologia che parla dei Garrett è composta da:

1)   Quello che c’è tra noi (recensione QUI
2)   Un cattivo ragazzo come te.


Una serie breve ma intensa, che ha saputo entrarmi dentro e che ci rimarrà per sempre. Devo ammettere una cosa: il secondo romanzo non è al pari del primo, perché la storia d’amore tra Sam e Jase è qualcosa di straordinario che mi fa piangere dalla gioia ogni volta che ci penso. Eppure credo che anche questo sia un grande punto di forza.
In che senso? I temi che vengono trattati in questo romanzo sono totalmente diversi rispetto a quelli trattati nel primo: sono più maturi e fanno vedere un aspetto completamente diverso dello stare insieme come coppia. Se Jace e Sam si scoprivano a vicenda, se scoprivano la sessualità insieme, Tim e Alice hanno già avuto le loro esperienze. Hanno già sbagliato, hanno già un loro modo per vedere la vita, magari ne sono rimasti scottati e devono capire come fare per riuscire a venirne fuori insieme.
E inutile che ci giriamo intorno, avere un bambino quasi sempre tra i piedi non aiuta certo a creare un’atmosfera ideale, giusto. Se devo proprio dirla tutta, ero seccata per questa cosa. Il tempismo di Hester ha fatto proprio schifo dato che si è presentata per la prima volta con Calvin quando Tim si stava preparando per uscire con Alice. E naturalmente le ha dato buca, perché anche un cretino come lui sa qual è la cosa giusta da fare. A quanto pare lo sapevano tutti tranne me.
Non avevo bisogno di un altro bambino. Avevo già il mio George che mi rallegrava le pagine e la fantastica Patsy, perdutamente innamorata di Tim. Quindi perché aggiungere un altro bambino? I miei sentimenti verso Cal sono cambiati con il passare delle pagine, come credo sia successo a Tim e anche ad Alice. Sono arrivata alla fine del libro innamorata di lui e con le lacrime agli occhi. E questo non mi succede spesso.
Questo vuol dire che l’autrice è stata fantastica, vuol dire che è riuscita nel suo scopo, che credo non fosse quello che far piacere il personaggio, ma quello di far crescere il lettore insieme ai protagonisti. È difficile, vero?
Invece è stato stupendo. Mi sono data della sciocca, perche a volte devi solamente lasciarti trasportare, senza farti troppe paranoie.


La relazione tra Tim e Alice è diversa, soprattutto per due che ne hanno vissute tante e sanno come va il mondo. Ci sono pochi baci, ma emozionanti e struggenti, con una grande riflessione introspettiva che lascia sempre senza parole.
Huntley Fitzpatrick è un’autrice talentuosa e il suo stile è fresco, nonostante sta parlando di cose importanti che non sono assolutamente da sottovalutare.
Un’altra cosa che ho apprezzato sono i personaggi. Rendiamoci conto che ci muoviamo all’interno di una storia con molti testi, sottotesti, passaggi e caratterizzazioni. Eppure il lettore non si confonderà MAI perché ogni personaggio ha il suo perché. Ogni personaggio aiuta Tim e Alice nel loro percorso, non perdendo mai di vista il proprio.

Piccole perle:
  • Patsy che dice altre parole oltre a tetta e cacca e chiama Tim Tesòlo e Amole;
  • Il signor Garrett che dà la medaglia al valore creata da George ad Alice;
  • Tim che tenta di dar voce ai pensieri di Cal;
  • La tredicenne Andy e i suoi problemi d’amore;
  • Alice e Tim sgamati da Joel al luna-park.

Spero tantissimo di avervi incuriosito!
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Un abbraccio e… buona lettura!

Roberta


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