giovedì 7 settembre 2017

Recensione: Elisir & La vendetta degli dei


Ciao ragazze,
il mondo che conosciamo sta per svanire. L’umanità potrebbe non esistere più.
No, non sto scherzando.
Siamo tutti in grave pericolo.
Guardatevi intorno, preparatevi a combattere e scegliete da che parte schierarvi. Credete davvero che Seth e Lucian saranno capaci di cambiare l’ordine delle cose?
Prima di addentrarci nel romanzo vero e proprio, vi dico qual cosina sulla breve novella che precede La vendetta degli dei. Come potete vedere, il numero di pagine è abbastanza esiguo quindi, onde evitare di fare spoiler, sarò breve e coincisa.
Preparatevi le cinture perché il nostro viaggio nel mondo degli dei dell’Olimpo sta per continuare.


  • Titolo: Elisir
  • Autore: Jennifer L. Armentrout
  • Casa Editrice: HarperCollins
  • Pagine
  • Da acquistare sì o no? Fantastica!
  • Voto: 9


Voto copertina:


Non appena Alex si è svegliata, Apollo l’ha colpita e la combriccola si è trasferita in un posto più sicuro. Alex è stata messa in gabbia, una gabbia creata appositamente da Efesto con delle barre di titanio che sanno resistere al potere dell’Apollyon. Aiden ha dovuto ricorrere a tutto questo perché una delle paure più grandi che condivideva con Alex si è avverata: con il suo risveglio, il collegamento con Seth si è fatto sempre più forte, Alex si è persa completamente e a non riesce considerare una possibilità di vita oltre a Seth.
Aiden la ama come prima, forse anche di più, ma non sa assolutamente come comportarsi. Sa che dietro a quegli occhi color ambra si nasconde la sua vera Alex, ma non sa come aiutarla. Decide quindi di farle bere un Elisir, creato apposta per l’occasione, per alcune settimane, intanto che sistemerà la situazione, cercando un modo per far uscire Alex e riaccendere la scintilla della speranza.

  • Titolo: La vendetta degli dei
  • Autore: Jennifer L. Armentrout
  • Casa Editrice: HarperCollins
  • Pagine: 369
  • Da acquistare sì o no? Continuate a leggere e non ve ne pentirete!!
  • Voto: 8 e mezza


Voto copertina:


Alex deve assolutamente trovare una via di fuga e ricongiungersi con il suo adorato Seth, l’altro Apollyon della sua generazione, il futuro Sterminatore di Dei. Alex sa che il suo dovere è quello di fargli da “caricabatterie”, cioè donargli tutta la sua energia affinchè lui possa usare akasha senza continuare ad affaticarsi. In questo modo riusciranno a sterminare totalmente il Consiglio, a sovvertire l’ordine delle cose e a creare un Nuovo Mondo dove saranno considerati degli Dei.
Alex sente di amare il suo Seth, però nel profondo percepisce anche quest’altra sensazione, che le sembra quasi un ricordo. Aiden, il Puro che continua ad affermare d’amarla nonostante tutte le minacce di morte quotidiane, sembra credere che riuscirà a interrompere il legame con Seth, cosa assolutamente insensata dato che è la sua unica ragione di sopravvivenza.
Tuttavia… tuttavia lo deve ammettere anche lei. Spesso il comportamento di Seth è alquanto strano: sembra non volerle dirle tutto, non essere completamente sincero e soprattutto sembra non essere veramente interessato agli ideali in comune. Vuole solamente sapere la sua posizione per venire a salvarla e così poter ricongiungersi a lei per sempre. Ok, tutto questo le sembra davvero romantico, anche se c’è qualcosa di strano sotto.
È per questo che durante l’unica sua possibilità di fuga, Alex tenta si di scappare, ma, con uno sforzo sovraumano, degno solamente di un Apollyon potentissimo, riesce a innalzare degli scudi che le permettano di liberarsi del legame con Seth, che finalmente le permettono di essere la vera Alex, che le permettono di riprendere controllo della sua vera esistenza.
E le fanno capire quanto sia pericolo Seth, soprattutto se manovrato da Lucian che, a sua volta, è manovrato da qualcuno molto più importante. Molto probabilmente da una divinità che risiede nel Circolo Interno dell’Olimpo, una delle divinità maggiori… anche se nessuno, perfino Apollo, potrebbe immaginare di chi si sta parlando.
Una cosa è certa: bisogna assolutamente fermare Seth e affinchè questo accada bisogna andare all’origine, bisogna mettersi in contatto con Solaris, con l’Apollyon che, millenni di anni fa, ebbe il coraggio di distruggere il Primo e salvare l’intera umanità.
Bisogna quindi intraprendere un viaggio per l’Aldilà consapevoli che sarà costellato di pericoli e che, molto probabilmente, non sarà l’unica tappa del percorso che li porterà alla conoscenza.


La saga Covenant, la prima della Armentrout, pubblicata come self all’inizio della sua carriera da scrittrice, è composta in questo modo:

0.5 Ritorno al covenant
1. Tra due mondi (recensione QUI)
2. Cuore Puro (recensione QUI)
3. Anima divina (recensione QUI)
3.5 Elisir
4. La vendette degli dei
5. Sentinel



Ho letto con piacere Elisir perché è raccontata interamente dal punto di vista di Aiden. È stato bello mettersi nei panni di un ragazzo ed entrare nella sua testa, anche se per poche pagine. Davvero, non voglio parlarvi ulteriormente di questa novella perché ve la spoilererei tutta, ma vi assicuro che è stata davvero una boccata d’aria fresca. L’ho letta solamente in poche ore e mi ha fatto venire ancora più voglia di sapere come sarebbe continuata la storia. Siamo abituate a vedere Aiden nelle sue vesti da sentinella, freddo, impassibile e intoccabile, ma per la prima volta lo vediamo anche in una versione inedita: lo vediamo preoccupato, innamorato e desideroso di mettere a tacere il Destino, di cambiare le carte in tavola e di far valere l’Amore e la Speranza.
Ho letto davvero con piacere Elisir e ci aiuta a entrare in La vendetta degli dei con il giusto stato d’animo.

Perché, se anche voi come me avete compiuto tutte le tappe del viaggio della saga #Covenant, sapete quanto aveva paura Alex del risveglio. Sapere che aveva paura di diventare assetata di potere, una pedina nelle mani di Lucien e di Seth, totalmente incapace di interedere e di volere. Per una prima parte del romanzo siamo in presenza proprio di questo personaggio, totalmente inaudito: siamo dentro la sua testa, viaggiamo attraverso la connessione e ci beiamo della sua gioia quando si mette in contatto con Seth. Contemporaneamente viviamo i suoi stessi dubbi, le sue stesse preoccupazioni e iniziamo a guardarci intorno quando scopriamo che c’è molto di più sotto, quando scopriamo che effettivamente le cose potrebbero non andare come Seth, il nostro Seth, continua a dirci.
Il ritmo è coinvolgente e incalzante, i fatti accadono uno dietro l’altro. A differenza dei primi romanzi dove lo spazio per l’azione era veramente esiguo, con il passare dei capitoli, e dei romanzi della saga, la guerra diventa sempre di più il fulcro, tutto gira intorno ai preparativi e agli spostamenti. Mi piace e approvo tutto questo, soprattutto perché il cambiamento non è repentino ma graduale… e soprattutto perché ero veramente stufa della noia che ci ha fatto compagnia in tutto Cuore Puro. A mio parere il secondo capitolo della saga poteva anche non essere scritto, o essere riassunto in tre capitoli da inserire all’inizio di Anima Divina, ma non credo che sia ancora il caso di rimuginare su una discussione che ho aperto mille e milla volte, però ogni tanto ci penso ancora. Che dire… mi hanno creata così ;)
Già che ci sono, vorrei anche farvi un appunto finale, più che altro vorrei liberare un tarlo che continuava a punzecchiarmi la tempia. Non so se avete notato anche voi la differenza di ritmo e stile che separa il primo e il secondo romanzo dal terzo… e che successivamente continua anche nel quarto. Ho come avuto l’impressione che sia solamente dal terzo romanzo in poi che la Armentrout abbia davvero capito dove volesse andare a parare, che i primi romanzi fossero scritti un po’ a caso. Cioè, non si parla più di daimon, non si parla più delle differenze tra le Razze. Il focus si è spostato su tutt’altro. Bisogna anche sottolineare una cosa: questa saga, che noi leggiamo in italiano nel 2017, fu pubblicata in America nel 2013 e, sicuramente, con il passare degli anni, lo stile di Jennifer è certamente migliorato fino a diventare quella che tutte noi amiamo e ammiriamo. Questo gap temporale si sente, indubbiamente, e purtroppo non può essere riparato da una traduzione. Quindi, facciamo un passo indietro, un salto nel passato e mettiamoci nei panni di una giovane Armentrout che si affacciava sul panorama del mondo self e cercava di scrivere non per se stessa, ma per i lettori… cercando dei temi che fossero commerciali e vendessero. Senza editor e correttore di bozze. Poi, logicamente, quando i diritti del romanzo sono stati acquistati da una CE, ecco che le cose migliorano e la trama diventa più interessante e paranormal.
Voi che ne pensate? Sono curiosa di sentire le vostre opinioni.


Per il resto, non vedo l’ora di leggere l’ultimo romanzo.
In occasione di Tempo di Libri, la fiera dell’editoria tenutasi a Milano ad aprile, la CE aveva affermato che la saga sarebbe stata terminata entro la fine del 2017.
Spero davvero che sia così, perché questo permetterebbe alla HarperCollins si concentrarsi sull’altra serie dell’Armentrout, quella dei TITANS, direttamente collegata a questa.
Con gli occhi puntati al futuro, vi saluto con un grosso abbraccio!

Buona lettura!

Roberta


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