domenica 10 dicembre 2017

Recensione: Fino all'ultima parola


Salve belle nuvoline.
Come state? Come sta procedendo questo autunno/ormai inverno?
Dato che ho uscito fuori le stagioni dell’ultimo periodo, oggi voglio parlarvi di un libro che dalla copertina sembra che urli a pieni polmoni AUTUNNO!
È stata una storia di risucchio e di scoperte.
Analizziamo ora il libro, seguitemi!

  • Titolo: Fino all’ultima parola
  • Autore: Tamara Ireland Stone
  • Casa editrice: Leggereditore
  • Numero pagine: 368
  • Da leggere si o no? Una storia potente, di quelle che ti fanno commuovere e far venire la voglia di lottare con i protagonisti
  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:


Samantha fa parte di un piccolo gruppo di amiche: le magnifiche otto ma che per la verità sono solamente in cinque. Man mano che gli anni passavano alcune del grande gruppo sono venute meno e ora ci sono loro, che vivono in una gerarchia non ben definita.
Samantha all’esterno può sembrare una giovane sedicenne in piena crescita per la sue età, la verità è un’altra.
Samantha vorrebbe solo che la gente la chiamasse Sam, non vorrebbe essere all’ultimo gradino della scala sociale del suo gruppo di amiche e vorrebbe che la prendessero più in considerazione ascoltandola e facendosi valere. Ma più di tutto Samantha ha un grave problema che non riesce a spiegare e ad esprimere ad alta voce. Sam è affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo che la imprigiona da quando era una bambina.
La sua mente viaggia più veloce, mettendo i scena tutti gli scenari più disastrosi a cui potrebbe andare in contro e ha delle fisse che non riesce a fare a meno come l’ossessione per il numero tre.
Quando la sua terapeuta le consiglia di cambiare amici, come una manna dal cielo si presenta Caroline: una ragazza che ha dei problemi proprio come lei e che sembra ascoltarla e sostenerla. Insomma, per Sam, Caroline diventa la sua nuova vera migliore amica.
Perché l’amicizia deve essere così, sopportarsi e supportarsi a vicenda.
Ma il miracolo vero e proprio avviene quando Caroline cambia la vita a Sam. La conduce verso l’angolo dei poeti: una piccola associazione di studenti che ama scrivere poesie ed esibirsi nel loro piccolo. Ragazzi normalissimi ma con problemi forti proprio come Sam.
Ed è qui che Samantha conosce Aj, una sua vecchia conoscenza che però aveva rimosso dalla mente.
Come reagirà quando “pazzia” e realtà si mescoleranno?
Quello che era vero e tangibile ad un tratto svanisce, lasciando il posto a un grande dolore.


Questo libro ha avuto la capacità di catturare la mia attenzione facendo in modo che non mi sfuggisse nessun particolare.
La trama di questa storia è forte. Un disturbo come quello di Sam è raro ma non impossibile.
Immaginate essere ossessionati per piccole cose come schiacciare per tre volte il bottone dell’ascensore o fare giri in più nella macchina per far scattare il conta chilometri sul numero tre.
Ci verrebbe da ridere se solo ci pensassimo, immaginatelo a viverlo. Un’ossessione che sai che è “malvagia” ma che non riesci a farne a meno.
Da piccole ossessioni ne nascono di più potenti e più tragiche.
È questa la storia di Sam, una storia che mi ha stretto il cuore non solo per la sua malattia ma anche per avere delle amiche così stronze.
Per nulla al mondo si dovrebbe avere delle amiche così, l’amicizia è il sentimento più vero di questo mondo e non dovrebbe soppesare i comportamenti e quello che si dice. Quella sarebbe una gabbia solamente.
Ed è qui che Sam incontra Caroline.
Vorrei parlarvi molto di Caroline ma haimè non posso perché altrimenti farei spoiler grande quanto un palazzo.
Ma lasciate che vi lasci un pezzetto di una poesia di Caroline che mi ha fatto piangere…

“Questi vecchi muri
mi hanno ascoltato
quando ero sola.

Sono stati casa
alle mie parole,
le hanno protette.

Mi hanno applaudito
e hanno pianto
insieme a me.

Non è bastato.
Eppure hanno ascoltato
fino all’ultima parola.”

Non so perché mi abbia colpito così tanto eppure è successo.
Penso che questa poesia faccia capire molte cose del libro, anche la sua profondità.
Posso immaginare che parlare della malattia di Sam non sia stato facile, infatti l’autrice ha spiegato tutto il suo percorso nei ringraziamenti.
E non è facile nemmeno vivere accanto a queste persone con questi disturbi.
Molto spesso nel libro Sam ripete che non ha una vita normale. Lei stessa ne è sicura e suppongo che abbia ragione. Essere normale al giorno d’oggi è già difficile di suo… immaginate con questi disturbi.
Eppure il libro parla dei problemi di una comune sedicenne: le amicizie a convenzione, amori non corrisposti…
Ecco, parliamo un po’ dell’amore. Secondo me Aj è stato un bignè alla crema.
La sua dolcezza, la sua chitarra… me lo sono immaginata lì su quel piccolo palchetto e mi sono innamorata anche io perdutamente.
Aj non pensa che Sam sia strana, pazza. Anzi… accresce la sua stranezza a bellezza.
Lo adoro!


Il libro è una crescita continua. Sam non si lascia piegare da nulla e grazie alla sua amicizia con Caroline (che vi farà piangere tantissimo), le poesie e Aj troverà sempre più la forza di reagire e scavalcare anche i suoi problemi.
È una storia che vi piacerà, ne sono certa. Regalatelo a voi stessi, questo libro, o anche a chi vi sta caro. O anche a chi soffre di questo disturbo, perché no... Questa storia è un monito a non lasciarci mai andare. A essere sempre più forti nonostante le difficoltà.
Ha un bel messaggio di fondo che tutti dovrebbero prendere in considerazione.

Io con questo bel consiglio di lettura vi lascio, vi do l’appuntamento alla prossima rubrica e vi abbraccio forte forte.
Ricordatevi che siamo anche su Instagram e Facebook, se ci fate un salto sarete le nuvoline più splendenti in questo inverno.

Ilaria



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