martedì 21 luglio 2015

Recensione: Freddo come la pietra


Ciao amiche!
Oggi vi presentiamo il secondo libro di una trilogia paranormal (amanti del genere, gioite!) che vi piacerà tanto… o almeno spero! ;)
Dall’inchiostro di J.L. Armentrout, pronte a parlare di…

  • Titolo: Freddo come la pietra
  • Autore: J.L. Armentrout
  • Casa Editrice: Harlequin Mondadori
  • Pagine: 403
  • Da acquistare sì o no? Se non lo fate ve ne pentirete… TANTISSIMO!!


  • Voto: 9

Sono passate due settimane da quando Roth, Principe degli Inferi e del cuore di Layla, si è sacrificato nella trappola infernale per salvare il migliore amico della ragazza, il Guardiano Zayne. Sono state settimane di pianti, colpi al cuore e dolore. Apparentemente la vita sta procedendo come al solito: scuola, casa, allenamenti per la sopravvivenza e poi dritti a letto.
Ma tutto è diverso senza Roth.
Di lui le è rimasto solo il suo famiglio, Bambi, il serpente che ora le scorre sulla pelle come un tatuaggio vivente. E quando Layla improvvisamente perde la sua capacità di vedere le anime, sa che c’è qualcosa che non va. La situazione si aggrava quando un Guardiano che non ha mai visto tenta di ucciderla con del ferro… per poi venire a sua volta sbranato da Bambi, formidabile nel suo ruolo di salvatrice. Quella giornata ricca di sorprese sembra prendere una piega migliore quando dei demoni si presentano alla porta del clan dei Guardiani… e tra di loro c’è proprio lui: Roth.
Layla corre subito verso di lui, gli occhi a cuoricino.
Eppure qualcosa è cambiato. I sentimenti di Roth sono cambiati.

«Per me eri solo un passatempo»

Il Principe è ritornato dall’Inferno, ma con uno scopo. Trovare il Lilin evocato da Paimen, distruggerlo e mantenere così l’equilibrio sulla Terra senza l’intervento degli Alfa. Ha una missione e sedurre Layla  non rientra nei piani.
Tristissima e con il cuore a pezzi, la ragazza non si perde d’animo. Decide di aiutare Roth a individuare il Lilin e a capire come cercare di contenerlo o, anche se sarà più difficile, sconfiggerlo. Stare lontana da Roth è difficile considerato che un semplice sguardo riaccende tutti i sentimenti che cerca di tenere coperti e i ricordi dei loro fantastici momenti insieme si fanno sempre più vividi.
Eppure… eppure lui non è l’unico ragazzo sexy che le gira intorno: da quando Roth è ritornato sulla Terra sembra che Zayne non possa fare a meno di farle i complimenti e ricordarle quanto sia bella e speciale.
E suggerire che possano avere una storia insieme. Che Layla sia diventata sufficientemente brava a controllare i propri poteri e quindi, con un semplice bacio, non se ne vada in giro a rubare le anime.
Tutto sembra andare per il verso giusto… invece nulla potrebbe essere più sbagliato.
Lasciando perdere i sentimenti contrastanti che prova per Zayne e Roth (com’è possibile preferire il Principe degli Inferi alla sua cotta di sempre?), a scuola le cose non vanno affatto per il verso giusto. Sono morti dei ragazzi, è stato creato uno spettro e sono stati trovati dei Noctiferi in fase di maturazione sotto la palestra.
Eppure, a parte un bozzolo, non c’è nessuna traccia del Lilin.
Ma le persone continuano a comportarsi in modo strano e… a morire.
Persone a stretto contatto con Layla.
Che non esista nessun Lilin?
Che sia lei la responsabile di tutto?

Come avete già intuito, questo è il secondo libro della trilogia Dark Elements che si compone in questo modo:

0.5 Dolce come il miele
1. Caldo come il fuoco (recensione QUI)
2. Freddo come la pietra
3. Every last breath (Pubblicato il 27 luglio 2015 negli USA)


Un libro perfetto per gli amanti del paranormal, ma non solo. Credo che contenga tutti gli ingredienti fondamentali per la riuscita di un best-seller: battute comiche, azione e un bel triangolo amoroso con dei bei ragazzi che tutte noi vorremmo vedere al nostro fianco.
Tuttavia all’inizio del libro ero molto perplessa: le battute mi sembravano monotone rispetto al primo libro e, dato che preferisco Roth a Zayne, le parole del Principe hanno ferito anche me. Non riuscivo a capire cosa ci fosse di storto, come mai non venissi rapita dal libro. Ma ormai mi conoscete e io conosco l’autrice: non mi sono data per vinta e ho continuato a leggere.


Superati i capitoli iniziali ecco che torna alla ribalta la Jennifer L. Armentrout che tanto amo e che scrive dei libri meravigliosi. Tra una battuta e l’altra ecco che inizia a farsi strada l’umorismo sagace di Layla e le battutine di Roth che ho tanto amato nel primo libro. Nonostante le cose tra i due non siano perfette, il nostro amato Principe delle tenebre sa ancora farci battere il cuore, non solo sanguinare.
Il triangolo occupa una parte centrale della storia e Layla si trova davvero in difficoltà: chi decidere? Entrambi hanno delle ottime qualità, anche se Roth è un demone. Eppure è lui ad accettarla per quello che è, a complimentarsi con lei quando supera un ostacolo importante a testa alta e quando sfrutta appieno le sue capacità. Se Roth vuole che viva la sua vita al massimo e corra dei rischi, Zayne cerca di tenerla rinchiusa in una gabbia dorata, non perché non si fidi di lei, ma perché ha paura per la sua incolumità. Sa che è cresciuta, eccome se lo sa!, eppure non riesce a immaginare una vita senza di lei. È per questo che vuole proteggerla a tutti i costi.
Un’altra cosa che mi piace molto di questo romanzo è la coralità: Layla, Roth e Zayne si muovono tra diversi mondi, ognuno con le proprie regole e, soprattutto, con i propri personaggi caratteristici. Sono stata piacevolmente colpita dalla capacità dell’autrice di saper attribuire a ognuno di questi delle caratteristiche che contribuivano a un fantastico effetto finale.
Credetemi, è un libro che migliora con il passare delle pagine e vi assicuro che il finale saprà farvi restare a bocca aperta ;)

Per chi volesse parlare di quanto sia fantastico Roth, vi ricordo che ci potete trovare su facebook e twitter! Diventate lettori fissi cliccando la barretta blu in alto a sinistra!
Un abbraccio, buona lettura e… #teamRoth fino alla fine!

Robi

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