giovedì 8 giugno 2017

Recensione: Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)


Buon pomeriggio nuvoline!
Giugno è arrivato già da un po’ e qui stiamo pensando già al mare, alle vacanze, al sole cocente… santo cielo inizio già a sudare al sol pensiero.
In tema estivo oggi vi propongo un libro fresco e adatto per quelle giornate al mare. Un libro da avere nel Kindle o in borsetta pronto a leggerlo.
Volete sapere di che sto parlando? Continuate con la lettura…

  • Titolo: Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)
  • Autore: Chiara Parenti
  • Casa editrice: Rizzoli
  • Numero pagine: 325
  • Da leggere si o no? Per l’estate è ottimo
  • Voto 7+


Voto copertina:


Maia è una ragazza ligia al dovere. Passa ventiquattr’ore su ventiquattro a svolgere il suo lavoro, i suoi più cari amici sono il telefonino e il computer.

Ha dimenticato da tempo cosa sia la libertà, la felicità e la gioia di vivere.
Anche durante il viaggio, con meta ignota, con le sue amiche per festeggiare l’addio al nubilato di Diana, nonché sia sua migliore amica sia cognata, Maia passa tutto il tempo a mandare email e a rispondere a messaggi importanti.
Maia non è solo dipendente dal lavoro, ma anche del suo stacanovista fidanzato Lapo e da sua suocera, acida come i limoni, che le rende la vita un incubo.
Durante il viaggio Maia non sa dove Diana le stia portando ma non appena vede quel mare, lo riconosce all’istante. Come in un vecchio film appaiono i ricordi a ogni angolo delle strade.
Versilia, quindici anni fa, una Maia diciassettenne, curiosa, felice, amante del mare e di quel ragazzo che le ha scombussolato la vita: Marco, uno splendido chitarrista e cantautore che le aveva non solo catturato il cuore ma anche fatto a polpette.
Quando arriva a Versilia, Maia spera con tutto il cuore di non rivedere quegli occhi scuri che le hanno portato via il cuore anni fa ma il destino non è d’accordo. Ed eccolo lì, come se il tempo si fosse fermato Marco è ancora lì, tra le onde di quel mare, tra la salsedine nell’aria e la voglia di fare un tuffo nel passato.
Un weekend folle, un’ubriacatura pazzesca e tanti nodi finalmente che arrivano al pettine.
Come la prenderà Maia quando dovrà fare i conti con la donna che è diventata? Come reagirà al fatto che quella di adesso non le piace e vorrebbe tornare a quella di un tempo?


Tutta colpa del mare secondo me è un’inizializzazione al riscatto.
Maia a diciassette anni era spigliata, pronta ad amare, a provare dei sentimenti… poi la vita le ha messo davanti delle scelte e lei ha scelto una strada più formale, fatta di lavoro, un fidanzato soprammobile e zero sentimenti.

Seppur con una vena di cliché, questo romanzo mi è piaciuto.  È fresco e pimpante, molto divertente.
All’inizio forse è partito tutto in salita, che l’autrice mi perdoni ma la protagonista mi era un po’ antipatichella. Con i suoi modi di fare e quel non rendersi conto che accanto aveva delle persone ingiustificabili per il loro comportamento, vedi Lapo e Madre.

Poi però dalla seconda parte del romanzo le cose sono migliorate.
Con il senno di poi forse tutto si è sviluppato velocemente, bastano due giorni per far innamorare nuovamente Maia di Marco. Tralasciando il fatto che quando torna a casa fino a quando rinsavisce passa una settimana. L’arco temporale è andato un po’ a farsi un giro in quel momento.

Ma suvvia, sono tutte piccole bazzecole per un romanzo molto carino.


Protagonista indiscusso di questo romanzo è lui… il mare.
Mi è piaciuta tantissimo la filosofia del “mare porta indietro sempre tutto”. Che in questo caso non è da vedere solo nel contesto materiale e più nello specifico di oggetti. Il mare può riportare emozioni, persone, amori.
Proprio come è successo a Marco, che ha aspettato quindici anni per veder tornare indietro il suo amore per Maia.
Tutto ciò è molto romantico. Vorrei che fosse così anche nella realtà.

I protagonisti, tutti, mi sono piaciuti. Anche quelli un po’ più secondari come Tommaso e l’amica del mare di Maia. È sempre bello vedere come i nostri giudizi vengano stravolti, proprio come succede a Maia nei confronti di questi due ragazzi.

Che dirvi di più… siamo in estate, una chitarra e una canzoncina intonata alle stelle basterebbe per farvi correre a leggere di questo libro.
La scrittura di Chiara mi è piaciuta molto, divertente e simpatica. Molto piena di battute e similitudini.
Secondo me il libro è una ventata di aria fresca, come il condizionatore ad agosto per intenderci, da leggere proprio in questo periodo.

Voi lo avete fatto? Conoscevate già questo libro?
Parliamone…
Per chi invece non lo conosce ancora, dategli una possibilità e poi tornate qui e parliamone ;)

Io vi saluto e vi abbraccio forte forte.

Ilaria





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